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La minaccia della Fai sulle Olimpiadi di Londra

–estratto dal giornale di regime Il Corriere del 27 maggio 2012

http://www.corriere.it/cronache/12_maggio_27/minaccia-fai-olimpiadi_c0bb6a1e-a7de-11e1-988e-2cac10a9ea60.shtml

–c’e’ video

L’allarme dopo un sabotaggio alla rete ferroviaria di Bristol Nella rivendicazione: «Azioni di guerriglia durante i Giochi»

Olimpiade, minaccia della Fai MILANO – Dall’Italia all’Inghilterra. Per «una guerra a bassa intensità». Azioni di disturbo «per danneggiare l’immagine nazionale e paralizzare l’economia in tutti i modi possibili» durante le Olimpiadi. La Federazione anarchica informale spaventa la Gran Bretagna. Il nucleo «22 maggio» ha sabotato la rete ferroviaria all’altezza di Bristol e assicura che non è finita qui. Così è stato lanciato l’allarme per il gruppo che in Italia ha rivendicato l’attentato a Roberto Adinolfi, amministratore delegato dell’Ansaldo Nucleare.

 

Dal sito internet usato dalla costola inglese della Fai Dal sito internet usato dalla costola inglese della Fai

LE MINACCE – Insomma la preoccupazione serpeggia nel Regno Unito. Misure di sicurezza straordinarie sono state prese per paura di attentati, in particolare da Al Qaeda. Militari, polizia e persino razzi sui tetti delle case «a protezione» dei Giochi. Ora il Mail on Sunday parla di una nuova «minaccia», quella del gruppo anarchico che a sua volta, su un sito internet ha spiegato di voler attuare «azioni di guerriglia» proprio per disturbare le Olimpiadi che «con la loro esibizione di ricchezza» sono «francamente offensive». Anzi per dirla «semplicemente, non vogliamo ricchi turisti, vogliamo la guerra civile», scrivono sul sito 325.nostate.

IL GRUPPO- A firmare il comunicato il nucleo «22 maggio» cioè il giorno del sabotaggio a Bristol e per il quale dice di essere responsabile. E non solo, è sospettato anche di un’altra azione di sabotaggio l’11 aprile sempre a Bristol.

Redazione Online

 

 

 

 

en es it – Argentina: Incendiary attack against garage of the Federal Police

from vivalaanarquia, transl waronsociety:

“The heart’s night is very long”

Continuing with the asymmetrical path of attacks. We took a stroll along Av. Velez Sarfield in the early hours of Monday, where there is a garage of the Argentina Federal Police. Throwing two bottles with Styrofoam, diesel and a bit of tar (molotov). The cowardly agents servile to the interests of the rich, of the country and of order could do nothing from their security post.
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en es it – Argentina: Burning of bourgeois cars in Palermo

from vivalaanarquia, transl waronsociety:

In the midst of comments around the arson of two cars in Palermo on Tuesday May 22nd, we make it known that “los trapitos” or “cuida-coches” [these are names for poor people who offer to look after the cars of people who are, for example, dining in a restaurant – transl] had nothing to do with this since it was an action of “los quema-coches” [the car-burners] or “the heirs to the molotov” as the bourgeois press like to say in reference to “Friends of the Earth.”

An automobile can be burned to erase fingerprints after an illegal action, the fire starting inside it; our fire started under the motor…

The Palermo bourgeois who accuse the “trapito,” like the bourgeois of Caballito and Villa Urquiza, will soon have the actions of the lovers of freedom come for their trucks.

Friends of the Earth / Informal Anarchist Federation.
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(it-en) Riflessioni scandalose – alcune note sull’anarchismo civile

Presentiamo di seguito la nostra traduzione di quello che reputiamo un ulteriore contributo contro la repressione interna. Questo testo, scritto da una compagna anarchica inglese in risposta a quello dell’Anarchist Federation (omologa della Federazione Anarchica Italiana), rappresenta un’interessante critica delle contraddizioni interne ad una concezione “civile” dell’anarchia e di molto anarchismo contemporaneo. La lunga riflessione che presentiamo può tranquillamente rappresentare una risposta anche alle penose posizioni di federazioni e anarchici al di quà della Manica. 

ENGLISH

Riflessioni scandalose – alcune note sull’anarchismo civile
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Palermo, Argentina: Quema de autos burgueses

En medio de comentarios acerca del incendio intencional de dos coches en Palermo el pasado martes 22 de mayo, hacemos saber que “los trapitos” o “cuida-coches” nada tienen que ver con este hecho ya que fue una acción de “los quema-coches” o “los herederos de molotov” como gusta decir la prensa burguesa al referirse a “Amigxs de la Tierra”.
Un automóvil puede ser incediado para borrar huellas luego de acto ilícito originándose el fuego dentro del mismo, nuestro fuego se origina debajo del motor…
El burgués de Palermo que acusa al “trapito”, como lxs burgueses de Caballito y Villa Urquiza ya vieron en sus camionetas las acciones de lxs amantes de la libertad.
Amigxs de la Tierra / Federación Anarquista Informal.

VIDEO

 

http://vivalaanarquia.espivblogs.net/?p=13155#more-13155

 

Regno Unito e Italia – Un sabotaggio FAI/FRI e una certa confusione

Nell’ultima edizione del “Daily Mail”, un confuso cronista attribuisce alla sigla FAI/FRI (Federazione Anarchica Informale – Fronte Rivoluzionario Internazionale) e alle azioni compiute da gruppi e individui che vi aderiscono, una matrice italiana. Riferendosi alla rivendicazione pubblicata dal sito 325.nostate.net, riportata in calce nella sua traduzione diffusa da Culmine, i pennivendoli britannici, subito amplificati dai tristissimi media nostrani, fanno infatti riferimento alla FAI/FRI come “gruppo italiano”. “I terroristi italiani minacciano le olimpiadi di Londra”, titolano in cerca di audience agenzie di stampa e portali di notizie… Seguendo questo confuso e riduttivo ragionamento, sarebbero “terroristi italiani” anche i sabotatori di banche in Bolivia, Grecia o Cile, di veicoli delle forze dell’ordine in Messico o in Russia, di fabbriche di imbottigliamento della Coca Cola in Ecuador, e via dicendo. Probabilmente, pensare che un “gruppo italiano” (ma potrebbe essere tranquillamente sostituito da un “gruppo bulgaro”) sia l’autore di azioni e sabotaggi contro istituzioni, proprietà, infrastrutture e altri obbiettivi in giro per il globo, è in fondo più rassicurante rispetto all’idea che a coordinate molto diverse, il mondo capitalista sia costellato da focolai di rivolta, da individui e gruppi che agiscono con modalità molto diverse contro nemici comuni, a prescindere da sigle o acronimi.
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en it – Scandalous thoughts – a few notes on civil anarchism

325 receives and transmits:

Every so often, cyclically, collective or social anarchism becomes restrictive to some anarchists and an anarchist individualism reasserts itself. It happened at the turn of the twentieth century when some of the great anarchist thinkers began to question some of the more communistic dogmas. It is happening once more, and once more we witness some of the social anarchists writhe in panic as their comfortable dream is disturbed and they wittingly or unwittingly reinforce the stranglehold of the State by condemning their unruly sisters and brothers who appear to threaten the pursuit of what one comrade has aptly described as ‘civil anarchism’.

It is a horrible creature, this civil anarchism. A slathering, craven and despotic monster with eyes in the back of its head which tries to be what anarchism will probably never be – palatable to the modern consumer masses.

One of the major qualities that those engaged in making attacks seek is to recover knowledge of themselves and each other, to recover personal power, to enact a radical and dramatic break from Society, with its intolerable cage of the social norm and the consequent deadening of individual sensibility. Some communiqués from this tendency are flowery and poetic in the extreme, and are not to everyone’s taste, but reading an Anarchist Federation statement is deadening. It is the materialist death-march of politics against life, the patriarchal voice of ‘political reason’ against the wild rebel spirit, of the political against me.

The combatants seek to recover volition and dispel the inauthentic. This can only start from your experience, not from the experience or dogmas of others, although it involves your relationship with a few comrades within “the mass” or the “working classes”. Until it is active, on the street, there is little genuine struggle to be found in some abstract crowd of people you have no relationship with. It seems incredible to read the thoughts of those that identify as (Formal) Federation anarchists and even more pointless to have to critique it. It is a bit like critiquing the performance of a clown by the standards applied to a serious drama. The issue for me here is the same denial of individuality that the State imposes – some herding of unique human beings into some utilitarian category by pedagogues and masters who find the individual unwieldy and dangerous, but find an abstract ideological cage immensely comfortable.
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(it/en) I membri della CCF sul processo in Italia – pdf

pdf: bologna – ccf

trad. dall’originale in inglese: ParoleArmate

Salve compagni, caldi saluti da tutti noi in grecia. Vi mandiamo un file in pdf contenente alcuni documenti legali che abbiamo recentemente ricevuto dalle autorità italiane. Questi atti che vorrebbero spaventarci non fanno altro che renderci più forti e più certi che mai che siamo pericolosi per il Potere, lo Stato e la loro società.
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