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Incógnito, experiencias que desafían a la identificación

Esta publicación (editada por un grupo anónimo en Chile, a comienzos de 2012) es una traducción íntegra al español de su versión original publicada en septiembre del 2003 en italiano (In incognito, esperienze che sfidano l’identificazione), agregando además 6 extractos de compañerxs que hablan de la clandestinidad (Paolo Persichetti, Konstantina Karakatsani, Diego Ríos, Juan Aliste Vega, Gabriela Curilem y Ricardo Palma Salamanca) buscando discutir, explicar, mostrar y descubrir los desconocidos caminos de quienes han tenido que optar por rechazar la identificación.
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SANTIAGO, CHILE: INCÓGNITO EXPERIENCIAS QUE DESAFÍAN A LA IDENTIFICACIÓN

Esta publicación es una traducción integra al español de su versión original publicado en Septiembre del 2003 en Italiano ( In incognito, esperienze che sfidano i´identificazione), agregando además 6 extractos de compañer@s que hablan de la clandestinidad (Paolo Persichetti, Konstantina Karakatsani, Diego Rios, Juan Aliste Vega, Gabriela Curilem y Ricardo Palma Salamanca) buscando discutir, explicar, mostrar y descubrir los desconocidos caminos de quienes han tenido que optar por rechazar la identificación.
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Dieci pugnalate alla politica

La politica è l’arte del ricupero. Il modo più efficace per scoraggiare ogni ribellione, ogni desiderio di cambiamento reale, è presentare un uomo di Stato come sovversivo, oppure — meglio ancora — trasformare un sovversivo in un uomo di Stato. Non tutti gli uomini di Stato sono pagati dal governo. Ci sono funzionari che non si trovano in parlamento e nemmeno nelle stanze adiacenti; anzi, frequentano i centri sociali e conoscono discretamente le principali tesi rivoluzionarie. Discettano sulle potenzialità liberatorie della tecnologia, teorizzano di sfere pubbliche non statali e di oltrepassamento del soggetto. La realtà — lo sanno bene — è sempre più complessa di qualsiasi azione. Così, se auspicano una teoria totale è solo per poterla, nella vita quotidiana, dimenticare totalmente. Il potere ha bisogno di loro perché — come loro stessi ci insegnano — quando nessuno lo critica il potere si critica da sé.