De Gennaro ci prende in giro

Il sottosegretario del governo Monti, ex capo della Polizia, parla di “Stato di diritto” e dice di provare dolore per le vittime. Ma era il responsabile dell’ordine pubblico durante il G8 di Genova, la “più grave repressione di massa vista in occidente” secondo Amnesty International, e la polizia di Stato in questi undici anni ha ostacolato l’accertamento delle responsabilità. Il presidente Monti e il ministro Cancellieri non hanno nulla da dire?
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El fusilamiento de Severino Di Giovanni, por Roberto Arlt

El 1º de febrero de 1931 fue fusilado el anarquista expropiador de origen italiano Severino Di Giovanni, quien con asaltos y atentados, logró tener en jaque a la policía del país durante seis años. Tras despedirse de su familia, Di Giovanni fue ejecutado en el patio de la penitenciaría de la calle Las Heras ante varios testigos, entre los que se encontraba el escritor Roberto Arlt, quien en un artículo –transcripto a continuación- narró los últimos momentos de vida del anarquista.
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Charles Gallo – Citazioni dal processo per l’attentato alla Borsa di Parigi

Non avevo di mira i poveri commessi, tirai nel gruppo degli agenti di cambio e dei cambieri; ma se taluni commessi ebbero le loro ferite, inseguendomi, non me ne duole. Quando si nasce al di qua non si sta coll’animo, colla devozione, coll’accanimento dell’altra riva, non si ha diritto alla nostra solidarietà ed alla nostra pietà. Deve bastare ai mastini del capitale, sieno birri o gendarmi, soldati o lacchè, la pietà dei padroni.

Sarebbe desiderabile certo che la povera gente avesse coscienza del posto che occupa nella società e sapesse tenerlo, e non è colpa nostra quando assalendo il nemico secolare nelle sue trincee troviamo di povera gente guernito l’esercito dei suoi sgherri e difensori. Non è colpa nostra, noi siamo rimasti al nostro posto. Coltivar la pietà pei rinnegati, pei transfughi, pei traditori equivale ad organizzare il fallimento della rivoluzione.

fonte: Luigi Galleani – Faccia a faccia col nemico