Tag Archives: memoria

La legge è sacra e chi la viola è un delinquente Max Stirner

Lo Stato migliore sarà evidentemente quello che ha i cittadini più ligi e quanto più il rispetto per la legalità va perduto, tanto più lo Stato, questo sistema dell’eticità, questa vita etica stessa, ne risulta diminuito nella sua forza e nel suo valore. Insieme ai “bravi cittadini” perisce anche lo Stato buono, dissolvendosi in anarchia e illegalità. “Attenzione alla legge!”. Da questo cemento viene tenuta insieme la compagine statale. “La legge è sacra e chi la viola è un delinquente”. Ma senza delitti non c’è Stato: il mondo etico (e tale è lo Stato) pullula di furfanti, d’imbroglioni, di fraudolenti, di ladri, ecc. Siccome lo Stato è il “dominio della legge”, la sua gerarchia, l’egoista, in tutti i casi in cui il suo vantaggio è contrario a quello dello Stato, potrà soddisfarsi solo prendendo la via del delitto.
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Le “teste calde” Piötr Kropotkin

Quando una situazione rivoluzionaria si produce in un paese, avanti che lo spirito di ribellione sia sufficientemente risvegliato nelle masse per tradursi in manifestazioni tumultuose nella piazza, oppure in ammutinamenti e sollevazioni – è per mezzo dell’azione che le minoranze riescono a risvegliare questo sentimento d’indipendenza e questo soffio d’audacia, senza i quali nessuna rivoluzione potrebbe compiersi.
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El fusilamiento de Severino Di Giovanni, por Roberto Arlt

El 1º de febrero de 1931 fue fusilado el anarquista expropiador de origen italiano Severino Di Giovanni, quien con asaltos y atentados, logró tener en jaque a la policía del país durante seis años. Tras despedirse de su familia, Di Giovanni fue ejecutado en el patio de la penitenciaría de la calle Las Heras ante varios testigos, entre los que se encontraba el escritor Roberto Arlt, quien en un artículo –transcripto a continuación- narró los últimos momentos de vida del anarquista.
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Charles Gallo – Citazioni dal processo per l’attentato alla Borsa di Parigi

Non avevo di mira i poveri commessi, tirai nel gruppo degli agenti di cambio e dei cambieri; ma se taluni commessi ebbero le loro ferite, inseguendomi, non me ne duole. Quando si nasce al di qua non si sta coll’animo, colla devozione, coll’accanimento dell’altra riva, non si ha diritto alla nostra solidarietà ed alla nostra pietà. Deve bastare ai mastini del capitale, sieno birri o gendarmi, soldati o lacchè, la pietà dei padroni.

Sarebbe desiderabile certo che la povera gente avesse coscienza del posto che occupa nella società e sapesse tenerlo, e non è colpa nostra quando assalendo il nemico secolare nelle sue trincee troviamo di povera gente guernito l’esercito dei suoi sgherri e difensori. Non è colpa nostra, noi siamo rimasti al nostro posto. Coltivar la pietà pei rinnegati, pei transfughi, pei traditori equivale ad organizzare il fallimento della rivoluzione.

fonte: Luigi Galleani – Faccia a faccia col nemico

 

Luigi Galleani – Viva l’Anarchia!

Finché giù nelle mine, sui solchi, per le officine, su la soglia d’una chiesa, d’una caserma, d’un lupanare, a la lusinga d’un mezzano, per gli editi del re, sotto la ferula del padrone, ludibrio della ignoranza, della viltà, della fame, e si prostituisca un servo, ed il mondo civile non sia che l’ergastolo del lavoro e del diritto;
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¡VIVA LA ANARQUÍA! :LA MUERTE DE SEVERINO DI GIOVANNI Y PAULINO SCARFÓ

fuente: materialanarquista

Un día cómo hoy, hace 81 años (1931), fue ejecutado Severino Di Giovanni, 24 horas después el mismo destino es para Paulino Scarfó, ambos, destacados anarquistas y expropiadores asesinados por la dictadura de Uriburu.

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A Female Nihilist: The true story of the nihilist Olga Liubatovitch – Sergei Stepniak

I.

On the 27th of July, in the year 1878, the little town of Talutorovsk, in Western Siberia, was profoundly excited by a painful event. A political prisoner, named Olga Litibatovitch, miserably put an end to her days. She was universally loved and esteemed, and her violent death therefore produced a most mournful impression throughout the town, and the Ispravnik, or chief of the police, was secretly accused of having driven the poor young girl, by his unjust persecutions, to take away her life.
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