Category Archives: memoria

Repubblica e rivoluzione Errico Malatesta

Il nostro dichiarato proposito di prender parte a qualunque movimento rivoluzionario mirante alla conquista di maggiore libertà e maggiore giustizia, nonché le recenti affermazìoni di qualche nostro compagno, che forse nella redazione frettolosa di articoli di giornale è andato oltre il suo pensiero reale, han fatto credere a qualcuno, ignaro delle nostre idee, che noi accetteremmo, sia pure provvisoriamente, una repubblica, decorata per l’occasione degli aggettivi sociale e federativa.
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O servo, o ribelle; o uomo, o cane Gigi Damiani

 

L’ora è buia. Molti disperano; qualcuno rinnega; i più si racchiudono in se stessi montando la guardia alla fiaccola sotto il moggio; altri si rifugiano nella comoda Bisanzio e non manca chi scende a trugolarsi nel pettegolezzo affondando nelle carni del fratello le zanne di un rancore incomposto che non ardisce mordere il vero nemico.
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:GO FIND YOURSELF A REVOLVER!

Santiago de Chile 1921

 

Go find yourself a revolver; the sooner the better. Buy, borrow or rob one. You should be armed, that’s the point. When the working class, conscious and armed, demands their rights to life and freedom, then you will see how the thrones and tyrants fall. As long as you keep screaming like a fool in the streets, begging for bread and justice, you will see how the bullets rain down on your head. I put an end. By finding yourself a revolver and advising others to prepare for the Revolution, you’ll see the revival of a new dawn for the world. Go find yourself a revolver!

—from a text originally published in the periodical El Comunista/The Communist of the bakers of Santiago, under the pen name Juan Levadura/‘Yeast’

sources: i, ii

 

La legge è sacra e chi la viola è un delinquente Max Stirner

Lo Stato migliore sarà evidentemente quello che ha i cittadini più ligi e quanto più il rispetto per la legalità va perduto, tanto più lo Stato, questo sistema dell’eticità, questa vita etica stessa, ne risulta diminuito nella sua forza e nel suo valore. Insieme ai “bravi cittadini” perisce anche lo Stato buono, dissolvendosi in anarchia e illegalità. “Attenzione alla legge!”. Da questo cemento viene tenuta insieme la compagine statale. “La legge è sacra e chi la viola è un delinquente”. Ma senza delitti non c’è Stato: il mondo etico (e tale è lo Stato) pullula di furfanti, d’imbroglioni, di fraudolenti, di ladri, ecc. Siccome lo Stato è il “dominio della legge”, la sua gerarchia, l’egoista, in tutti i casi in cui il suo vantaggio è contrario a quello dello Stato, potrà soddisfarsi solo prendendo la via del delitto.
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Le “teste calde” Piötr Kropotkin

Quando una situazione rivoluzionaria si produce in un paese, avanti che lo spirito di ribellione sia sufficientemente risvegliato nelle masse per tradursi in manifestazioni tumultuose nella piazza, oppure in ammutinamenti e sollevazioni – è per mezzo dell’azione che le minoranze riescono a risvegliare questo sentimento d’indipendenza e questo soffio d’audacia, senza i quali nessuna rivoluzione potrebbe compiersi.
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