Prison abolition is what we fight for, since the prison system is only meant to isolate and exterminate people. Even by their own laws, any inmate’s isolation from the general prison population cannot exceed 10 consecutive days. But Olga has been in disciplinary/solitary confinement since May 4th, 2012, punished for defending her dignity and opposing strip searching. It must be noted that, after taking off their clothes, women are also obliged to squat so that the prison guards can look into their vaginal cavity (supposedly for anti-drug controls).
Solidarity with anarchist Olga Ekonomidou, member of the R.O. Conspiracy of Cells of Fire, who is being held in solitary confinement in Diavata women’s prisons because she refused to undergo the humiliating nude strip search.
“I myself chose an active stance in a world of passivity. I chose to actively participate in a revolutionary organization. I did not follow anyone, nor was I carried away by something. I made a choice. I was present at discussions, decisions, actions, and now at pay time. I took responsibility for my acts, even though I could have taken advantage of my identity as a woman and thus receive a more favorable treatment. But how dignified would that be?
Throughout history, a woman who is engaged in revolutionary undertakings in fact manages to repeal two roles at once. On the one hand, she consciously abolishes her identity as a legal person, questioning laws and order, and on the other hand she abolishes her identity as a woman, surpassing the concept of gender roles (mom, wife, chick) that society has attributed to her.”
(from Olga’s letter in June 2011)
Assembly of solidarity with the R.O. CCF and those prosecuted for the same case
saspf.squat.gr
Comrades of the same assembly have also spread a callout for Tuesday, June 5th, at 12.00 (GMT+2), when a protest gathering-intervention is due to take place as token of solidarity with Olga Ekonomidou at the ministry of “Justice, Transparency and Human Rights”, located on 96, Mesogeion Avenue, Athens (pre-gathering by 11.30 outside the Katehaki metro station).
Atene – Iniziativa solidale con Olga Ikonomidou
da actforfree
trad. ParoleArmate
L’abolizione della prigione è ciò per cui lottiamo, visto che il sistema penitenziario è finalizzato ad isolare e sterminare le persone. Anche secondo le loro leggi, ogni isolamento di un detenuto dalla normale popolazione carceraria non può superare i 10 giorni. Ma Olga è in isolamento disciplinare dal 4 maggio 2012, punita per aver difeso la propria dignità e per essersi opposta ad una perquisizione corporale. Va detto che, dopo essersi spogliate, le donne sono obbligate ad abbassarsi cosicché le guardie possano guardare nelle loro parti intime (per presunti controlli antidroga).
Solidarietà all’anarchica Olga Ikonomidou, membro della O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco, in isolamento presso la prigione femminile di Diavata a causa del suo rifiuto di sottoporsi all’umiliante pratica della perquisizione corporale.
“Solo allora i ruoli sono distrutti, quando scompaiono tramite una posizione attiva. Io stessa scelgo una posizione attiva in un mondo di passività. Io scelgo di partecipare attivamente in un’organizzazione rivoluzionaria. Non ho seguito nessuno, né mi sono fatta trascinare da qualcosa. Ho fatto una scelta. Ho rivendicato le mie azioni, anche se avrei potuto trarre vantaggio dalla mia identità di donna e ottenere un trattamento migliore. Ma quanto sarebbe dignitoso?
Nella storia, una donna che è impegnata nell’attività rivoluzionaria di fatti annulla due ruoli in una volta sola. Da un lato, abolisce consapevolmente la sua identità come persona legale, mettendo in discussione la legge e l’ordine, dall’altro abolisce la sua identità di donna, sorpassando il concetto di ruoli di genere (madre, moglie, ragazza) che la società le ha attribuito.”
(da una lettera di Olga del giugno 2011)
Assemblea solidale con la O.R. CCF e con gli accusati dello stesso caso
saspf.squat.gr
I compagni della stessa assemblea hanno indetto un’iniziativa per martedì 5 giugno alle ore 12, dove si terrà un presidio di protesta in solidarietà a Olga Ikonomidou presso il ministero di “giustizia, trasparenza e diritti umani”, situato in Mesogeion Avenue 96, Atene (appuntamento ore 11:30 fuori dalla stazione metro Katehaki)