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[1977] Abundancia y escasez en las sociedades primitivas

La Guerre Sociale

 

La Guerre Sociale (1977)

La historia de la humanidad ha sido concebida tradicionalmente como el progreso más o menos continuo en el camino del bienestar y la productividad del trabajo. Bienestar y productividad están ligados porque es del rendimiento del trabajo del que se derivan la cantidad de bienes producidos y también el tiempo libre que nos queda y podemos consagrar a las actividades de ocio y cultura. A medida que aparecen —gracias a los descubrimientos— técnicas, útiles, máquinas más eficaces, mejora la suerte de los hombres.

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Amministrare la paura

–riceviamo e inoltriamo

Tra il detto e il non detto, per l’atto di terrorismo commesso a Brindisi si è voluta insinuare l’ipotesi, tra le altre, di una pista anarchica. Non essendo noi sbirri e inquirenti, non siamo qui a cercare i responsabili, ma ci teniamo fermamente ad affermare che un gesto così eticamente disprezzabile ha senz’altro qualche altra paternità. Se per gli anarchici il ricorso alla violenza può essere necessario, esso deve tenere sempre ben presente la continuità che esiste tra mezzi e fini. Abbattere un simbolo del potere è ben diverso dal compiere strage di studenti inermi.
Oltre a ciò, una considerazione va fatta sull’utilizzo strumentale che farà lo Stato da un simile accadimento. Una vera manna dal cielo per uno Stato ormai in crisi, con la credibilità ai minimi termini e disprezzato dalla gran maggioranza dei suoi sudditi, che sempre più lo identifica per ciò che realmente è: un manipolo di burocrati servi del Capitale mondiale, arroccati nel fortino e circondati da privilegi immensi, frutto delle vessazioni di tutto il resto della popolazione. Dopo l’atto terroristico, è partita la propaganda terroristica statale che mira a infondere paura nei propri cittadini, con l’unico fine di spingerli a chiedere protezione proprio allo Stato che ormai disprezzano, considerato il male minore in periodo emergenziale. Dopo averci terrorizzati con lo “spread”, col “default”, con la crisi, con lo spauracchio di finire come la Grecia, con l’aumento della disoccupazione, ora vogliono farci stringere attorno al nostro aguzzino per chiedere protezione contro le bombe vicino alle scuole. Col pretesto di questa indotta richiesta di protezione potranno varare le ennesime leggi emergenziali, aumentare controllo e repressione, schierare l’esercito per strada, ecc., e pazienza se dovremo rinunciare a qualcun’altra delle già risicatissime libertà vigilate che ci concedono.
Viviamo un periodo di forti tensioni sociali, in cui una scintilla qualunque potrebbe scardinare il mortifero ordine sociale che ci impongono. Non sono solo gli anarchici e i sovversivi a non poterne più, ma uno strato sociale sempre più ampio, basti pensare a l’odio diffuso nei confronti di una istituzione quale Equitalia. Cavalcare l’emergenza per aumentare la repressione è proprio il gioco che lo Stato intende fare.

La ministra dell’Interno, Cancellieri, ha affermato che la mafia non uccide in quel modo, e lei dovrebbe saperlo, tenuto conto della contiguità che esiste tra Stato e mafia. Probabilmente è vero, ma in tal caso, senza voler fare dietrologia, la Storia insegna che, da piazza Fontana a piazza della Loggia, dalla stazione di Bologna alle “missioni umanitarie” a suon di bombe, solo un altro organo ammazza in maniera indiscriminata. Lo Stato.

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Volantino firmato e diffuso da Anarchici a Lecce il 20 maggio, sull’attentato di Brindisi

 

 

SOLIDARITY WITH THE VAL SUSA STRUGGLE


SOLIDARITY WITH THE VAL SUSA STRUGGLE
Fuck the bosses and their projects of destruction

You are here tonight to enjoy a gig, which is going to be great. But it’s not just a gig!
The reason why five bands are playing tonight is to express solidarity with a struggle going on in Italy for more than twenty years, the struggle in the Susa valley (northern Italy) known as NO TAV.
What is TAV?
TAV is the high speed railway, a project that means destruction of the ecosystem, transformation of natural landscapes into horrible travelling routes for businessmen and rich people, and expropriation of land.
Various Italian governments have been trying to implement this project for years, putting at risk one of the most beautiful mountain areas of the country.
The plan for the construction of a high speed railway track linking Turin (in Italy) to Lyon (in France) will irreversibly destroy the valley causing not only environmental disaster but also the disappearance of villages and traditional ways of life. And for what? For the creation of a colossal work that will only benefit the profits of the many companies involved in the project, as the new high speed railway line can only serve the interests of the very rich. Nobody else would ever use these useless and expansive trains.
The people of the Susa valley have been opposing this project of death since the early 1990s: construction yards have been occupied on a great number of occasions in spite of the brutal police repression unleashed by the governments in charge with violent clashes and mass arrests. Actions of sabotage have also been numerous and constant throughout all these years, and at times they have caused huge disruptions on the ‘normality’ of the capitalist system of production.

Following a day of resistance against the occupation troops of the government in the Susa Valley that took place in July last year, on January 2012 dozens of people were arrested, seven of whom are still being held. This gig is for them: practical support is very much needed and can bring some relief to the imprisoned comrades. But what all of us ought to do everywhere is to attack the structures of power, each in his or her way.

The struggle in the Susa valley hits at the core of the interests of the powerful because it is a mass struggle, a struggle from below, a struggle that expresses itself with attacks, practices of self-management and total disregard for political parties and institutions.

FROM ITALY TO THE UK, LET’S STOP THE DESTRUCTIVE PROJECTS OF POWER!!

Anarchists

Addresses of the imprisoned comrades:

Alessio Del Sordo – CC Via Pianezza 300 – 10151 Torino – Italy
Maurizio Ferrari, Marcelo Damian Jara Marin, Niccolò Garufi – CC San Vittore – Piazza Filangeri 2 – 20123 Milano – Italy
Giorgio Rossetto – CR Cascina Felicina – Via Regioni Bronda 19/b – 12037 Saluzzo (CN) – Italy
Luca Cientanni – CC Corso Vercelli 168 – 10015 Ivrea (To) – Italy.
Juan Antonio Sorroche Fernandez – CC Via Beccaria 13 – Spini di Gardolo – Trento – Italy.

(this text was distribute the last 11th may during the Benefit gig for the NO TAV arrestees @ south London squat)

Il carcere nel cervello…

Culmine riceve da RadioAzione

E’ oramai chiarissima l’intenzione, da parte dei media, di dare più eco al rumore che causa il ferimento ad una gamba di un dirigente dell’Ansaldo Nucleare che le migliaia di vittime che negli anni il nucleare stesso ha provocato, anche per colpa di gente come Adinolfi. Si chiede a voce forte l’intervento dell’esercito, ma questo non ci meraviglia. La stampa nazionale, ed i media tutti, sono da sempre la voce dei partiti e delle questure. In un clima che inizia a riscaldarsi la voce del governante di turno, del politico o del questurino si alza attraverso le pagine dei quotidiani cercando di creare un clima di terrore generale che possa togliere l’attenzione dagli avvenimenti che stanno caratterizzando questo ultimo anno il “bel paese”.

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