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Trentasei pagine per spiegare che “non si è acquisita alcuna prova o indizio di un coinvolgimento decisionale di qualsiasi sorta” da parte dell’ex capo della polizia Gianni De
Gennaro “nell’operazione Diaz”. Così la sesta Sezione Penale della corte di cassazione ha assolto quello che attualmente è
sottosegretario con delega all’intelligence e che undici anni fa, ai tempi del G8 di Genova, comandava le forze di polizia. Per i giudici, la mattanza della scuola Diaz è stata sì un’operazione di “violenza inusitata” compiuta “in assenza di reali gesti di resistenza nei confronti delle persone, molte straniere, presenti per trascorrervi la notte”. Ma i vertici non c’entravano niente. La colpa, semmai, fu dei “300 agenti operanti”. In ogni caso la corte giudicante ha ritenuto di essersi trovata davanti un “deserto probatorio”. Insomma, la suprema corte usa espressioni che graduano da un garantismo eccezionale (che ci piacerebbe informasse sempre le sentenze di terzo grado) sino alla presa di posizione nel merito che palesa una volta di più come siano i rapporti di forza e le relazioni di potere a determinare la realtà delle sentenze.
Ne abbiamo parlato con Laura Tartarini del Genova Legal Team.
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http://radioblackout.org/2012/05/29/assolto-de-gennaro-garantismo-unidirezionale/