Mosca, 4 lug. (TMNews) – Tre esponenti del gruppo punk femminile Pussy Riot, in carcere da oltre quattro mesi dopo una esibizione ‘anti-Putin’ nella Cattedrale di Cristo il Salvatore, a Mosca, hanno avviato uno sciopero della fame. La band vuole così protestare contro la decisione del tribunale di concedere loro solo cinque giorni per esaminare il fascicolo sul loro caso, prima del processo per teppismo.
“Dichiaro lo sciopero della fame, è illegale”, ha detto Nadezhda Tolokonnikova durante l’udienza preliminare presso il tribunale Taganski di Mosca. Poco prima, Ekaterina Samutsevich e Maria Alekhina avevano annunciato la stessa decisione.
Le Pussy Riot sono in detenzione provvisoria dopo aver improvvisato il 21 febbraio una “preghiera punk” intitolata “Madre di Dio, sbarazzaci di Putin” nella più grande chiesa della Russia. Rischiano sino a sette anni di carcere e, malgrado la generale disapprovazione per la loro impresa, la gravità delle accuse e della possibile pena ha suscitato molte critiche, anche da parte di personalità che rivendicano la loro appartenenza alla comunità ortodossa.
(con fonte Afp)
Ecco il VIDEO dell’azione del 21-02-2012
http://baruda.net/2012/03/28/russia-liberiamo-le-pussy-riot/