Vedere anche Winstanley, Gerrard (ca. 1609-ca. 1660) e i diggers (1648-50)
[Gli anarchici britannici hanno sempre visto le rivolte dei Livellatori e dei Diggers come un’antecedente delle comuni libertarie. Forse questo sembra un anarchismo un pò “eretico”, perché questi gruppi ribelli erano religiosi (i radicali protestanti erano chiamati “dissidenti”), ma ricordo che uno dei primi pensatori anarchici dell’era moderna, l’inglese William Godwin, proveniva dal calvinismo ed effettivamente aveva lavorato come pastore durante la sua giovinezza.]
“In principio, la grande creatrice, la Ragione, aveva fatto della terra un tesoro comune, per mantenere le bestie, gli uccelli, i pesci e l’uomo […] Non una parola si è detta nel principio di un ramo dell’umanità che ha voluto dominare sugli altri […] Ma […] l’immaginazione egoista […] è stata eretta da un uomo per insegnare e dominare l’altro. E così […] l’uomo fu sottomesso alla schiavitù e si convertì con rispetto ad alcuni uomini: essi sono diventati più numerosi delle bestie sottomesse agli uomini.”
Gerrard Wistanley (1609-1676)
L’ultima lezione di Teoria e pratica politica nell’età moderna della professoressa Gloria Franco, si è dimostrata particolarmente interessante e sorprendente, nel senso che si è trattato di un soggetto che non è consuetudine parlare nelle aule universitarie. Tuttavia, questo tema, mi sembra di particolare interesse e di una modernità sorprendente. Così voglio farvi un breve riassunto degli aspetti che hanno catturato la mia attenzione.
Il tema di cui parlerò è quello del gruppo radicale puritano che ha sviluppato il calore della rivoluzione inglese del XVII secolo e, in particolare, dei Levellers e dei Diggers, in quanto essi sono i più eclatanti di quel periodo. Questi gruppi si erano svilupparti negli anni ’40 del XVII secolo, in cui i problemi creati dalla Rivoluzione inglese, unite da altre difficoltà quali la scarsità dei raccolti, lo sviluppo del processo di custodia della terra o recinzioni, le tasse elevate, la diserzione dei soldati che ritornavano a cercare di riconquistare il loro sostentamento etc, inizierà a chiedere una drastica politica economica e sociale, intrisa di una forte componente religiosa. Anche se mi concentro sulle sette che ho menzionato, non posso nominarne altri che hanno svolto un ruolo importante come i Ranters, i Seekers, gli Uomini Quinta Monarchia e quaccheri. Di tutti gli elementi relativi a queste due sette, ho potuto dedicare a concentrarmi sulle sue proposte in campo politico.
I Levellers non erano un movimento unito e uniforme. Nel complesso, si differenziavano in due settori: un’ala più moderata e costituzionale e una più radicale all’interno dell’esercito, della classe più popolare di Londra e di altri distretti di campagna. Quest’ultimi difendevano l’uguaglianza naturale di tutti gli individui. Allo stesso modo, si era favorito una distribuzione equa della proprietà o della proprietà comune. Invece, i Levellers costituzionalisti non mettevano in discussione la proprietà privata, ma anzi la difendevano in quanto potevano ricavarci dei benefici chicchesia, anche i più poveri. D’altra parte, i Levellers più radicali erano i sostenitori del suffragio universale maschile, a differenza degli altri che volevano escludere gli indigenti e i servi della gleba. Inoltre, i Levellers radicali erano difensori della tolleranza religiosa.
Per quanto riguarda i Diggers, possiamo affermare che la sua origine è datata nel 1649, quando un gruppo di persone povere si raccolse sulla collina di San Giorgio, nella parrocchia di Walton-on-Thames, e cominciarono a scavare la terra desolata: un atto carico di simbolismo legato con l’idea di proprietà comune. Il numero di cercatori aumentò rapidamente. Questa zona ha avuto da sempre un’importante tradizione radicale e ha continuato ad esistere fino all’espulsione dei cercatori. Wistanley Gerrard, leader dei Diggers (o scavatori), giunto alla regione prima del 1643, tra il 1649 e il 1650 ha scritto una serie di opuscoli atti ad attrarre diversi segmenti della popolazione. Wistanley, nel 1650, insieme ad altri suoi compagni, fece il giro delle contee circostanti per trovare dei simpatizzanti. L’influenza dei diggers si diffuse in tutta l’Inghilterra meridionale e centrale.
Nel 1648-1649 Wistanley aveva notato la grande quantità di terre incolte esistenti in Inghilterra, ed aveva elaborato ad un progetto per porre fine alla povertà nelle aree rurali. Per lui, la soluzione più giusta al problema, era l’occupazione di queste terre, attraverso l’agricoltura comune. Stimava che c’era un surplus di terra e con cui poter sostenere tutta la popolazione, e che l’agricoltura collettiva sarebbe stata la base per la creazione di una comunità solo in Inghilterra. Più tardi, i diggers, occuparono anche i terreni della Chiesa, della Corona e dei monarchici, trasferendoli ai poveri. Per Wistanley, la dignità umana era possibile solo con i terreni in comune e senza la vendita di essi e/o del lavoro.
D’altra parte, Wistanley sosteneva che la legge doveva essere correttiva e non punitiva, eliminando quindi le prigioni, oltre a voler trasformare l’esercito in una semplice una milizia popolare, la quale non doveva obbedire a un Parlamento che non rappresentatava il popolo. Quindi, aveva accolto il diritto di resistenza popolare come garanzia di libertà. D’altra parte, istituì la tolleranza universale. Un altro elemento chiave era stato, per Wistanley, l’istruzione: doveva essere universale e uguale. Entrambi i ragazzi e le ragazze dovevano ricevere un’istruzione e non doveva essere rivolta a degli studiosi specializzati. Anche la sperimentazione e l’invenzione dovevano essere incoraggiati e premiati.
Quindi, con questa breve introduzione alle idee avanzate dei Levellers e dei Diggers, voglio presentare un problema dal mio punto di vista che dovrebbe essere affrontato presso le Università, perché offre un approccio molto diverso da quello che siamo abituati a vedere intorno al secolo XVII; e cerco di attirare l’attenzione su questo aspetto interessante della storia d’Inghilterra, oltre che del genere umano.
Bibliografía:
HILL, Christopher: El ideario popular extremista en la revolución inglesa del siglo XVII, Madrid, Siglo XXI, 1983
http://ienaridensnexus.blogspot.com/2012/06/livellatori-e-diggers-nella-rivoluzione.html