10 GIUGNO: DAI UN CALCIO AL TAV/giornata resistente contro la devastazione del territorio

DOMENICA 10 GIUGNO
“DAI UN CALCIO AL TAV”

Giornata resistente contro la devastazione del territorio
Piazzale della Fara, Città Alta, BERGAMO
Coordinamento NOTAV Bergamo
TORNEO DI CALCIO E LIBERE PARTITE
MASCHILE/FEMMINILE E MISTO
CAMPO REGOLAMENTARE “A 7”
Due iniziative, le prime di una serie, che si propongono di sensibilizzare sui temi dell’ecologia e della difesa e salvaguardia dei territori, oggi costantemente attaccati da logiche mafiose che si avvalgono di cementificazione, speculazioni edilizie e GRANDI OPERE guidati solo dal profumo dei soldi.
GRANDI OPERE che anche qui, nella bergamasca, colpiscono pesantemente il territorio e diventano simbolo della devastazione ambientale.
Esempio lampante ne è il progetto del parcheggio seminterrato in città alta (che tocca da vicino la Fara), che le giunte comunali, prima di centrodestra e poi di centrosinistra, appoggiarono sorvolando sugli studi geologici del sottosuolo e quindi sul rischio di frane e cedimenti, il tutto per la fretta di assegnare appalti a conoscenti ed intrallazzati vari.
Una “svista” rischiosa e prevedibile, che nel 2008 causò la frana di 25 mila metri cubi di terreno. Per bloccare il disastro “naturale” di matrice umana (troppo umana) la ditta Locatelli S.p.a. fece colare tonnellate di cemento sul luogo della frana distruggendo totalmente la bellezza e la ricchezza della flora collinare sotto il Parco delle Rimembranze (ex Faunistico) della Rocca in Città Alta.
Poco più di due mesi fa, poi, si leggevano sulle prime pagine dei quotidiani cittadini articoloni sul probabile inquinamento del terreno di riporto collocato in Fara, grazie alla presenza di rifiuti tossici (con tracce di cromo, arsenico ed idrocarburi) usati dalla ditta, la Locatelli, come materiale “riempitivo”.
Una situazione simile e sorella di questa è quella che riguarda la costruzione del nuovo ospedale della città di Bergamo, progetto devastante che fa acqua da tutte le parti (letteralmente) e che continua incessantemente, sotto la promessa di facili guadagni, a portare guerra alla natura ed ai suoi abitanti, esseri umani compresi.
Gli interessi economici non guardano in faccia a nessuno ed è così che in provincia, a Treviolo, è possibile trovare sostanze tossiche persino nel sottosuolo della scuola elementare del paese!
Poco più a sud, nella Bassa Bergamasca si estende la rete ecocida di soldi, mafia, connivenze politiche e grandi opere con la realizzazione ormai in atto del progetto della BreBeMi e dei suoi cantieri sotto cui sono disseminati per il 5% rifiuti tossici.
Una grande opera, enorme nel suo impatto ambientale e smisurata nella sua lotta contro ecosistemi e natura.
Una grande opera inutile e dannosa; inutile
perché scomoda, con poche uscite ed allacciamenti e perché, visti i costi di costruzione, per ammortizzare la spesa saranno necessari pedaggi superiori a quelli in vigore sull’A4; dannosa perché una volta che il cemento e l’asfalto colano, quella cicatrice di chilometri e chilometri non se ne va più.
E si sa, come in Val Susa, le grandi opere non vanno mai sole…a fianco di quelli della BreBeMi verranno aperti i cantieri per la costruzione del TAV, Treno ad Alta Velocità, che proprio come una ciliegina sulla torta viene collocato doverosamente per arricchire sempre di più le tasche delle ditte private, mentre intanto la gente comune, che non userà il TAV perché troppo costoso e perché non ne ha bisogno, sta già pagando il suo “biglietto” quotidianamente. Ecco quanto ci costa il TAV:
〉 4 cm di Tav: un anno di pensione
〉 3 metri di Tav: quattro sezioni di scuola materna
〉 500 metri di Tav: 1 ospedale da 1200 posti letto, 226 ambulatori, 38 sale operatorie
〉 1 km di Tav: 1 anno di tasse universitarie per 250mila studenti, oppure 55 nuovi treni pendolari!
Con la distruzione della Terra assieme a cui viviamo, le grandi opere promuovono la devastazione sociale nelle città e nelle campagne, nelle valli e sui monti attraverso sfrenate campagne di riqualificazione di territori urbani, Tav, BreBeMi, e impianti sciistici.
Per questo motivo, per rivendicare il nostro modo di essere individui sociali e non macchine, non burattini singoli ed auto(no)mi, ci riapproprieremo simbolicamente, per una giornata, del campo della Fara, e contemporaneamente dei nostri rapporti sociali.
L’iscrizione è gratuita ed è aperta a qualsiasi squadra, maschile femminile e mista,  che si presenterà domenica 10/06.
Ovviamente si possono formare anche delle squadre al momento ed ogni giocatore/giocatrice potrà far parte anche di altre formazioni.
L’inizio delle partite è previsto per le ore 10,30 circa.
Non è obbligatorio che sia un “torneo” vero e proprio, ci possono essere anche delle libere partite a piacere.
Le squadre sono composte da 11 giocator* ciascuna.
Si gioca su due tempi di 30 minuti l’uno, cambiandosi di campo.
La durata della pausa, da un tempo all’altro, viene concordata tra i/le giocator* stessi.
Non esiste la figura autoritaria dell’arbitro, ma solamente quella del “cronometrista”. Pertanto ogni calciator* è responsabile di se stesso e degli altri, e nel pieno rispetto della finalità sportiva e della politica di autogestione, è tenuto a prenderne atto da subito.
OGNI CALCIATOR* DEVE ESSERE MUNITO DI 1 MAGLIETTA COLOR BIANCO, 1 MAGLIETTA COLOR NERO ED 1 MAGLIETTA COLOR ROSSO PER OVVI MOTIVI DI DISTINZIONE IN CAMPO. Scarpe da calcio con tacchetti sono l’ideale, dato che il terreno è misto erba con tratti di mista sabbia.
I portieri, preferibilmente, si attrezzino con indumenti adeguati.
PROGRAMMA:
Dalle 10.00
banchetti informativi
con workshop
ecologisti e presentazione del
Coordinamento NO*TAV
Bergamo
Dalle 15.00
TORNEO DI CALCIO “a 7”
“DAI UN CALCIO AL*TAV”
Dalle 17.00
dibattito resistente contro la
devastazione del territorio
Dalle 19.00
aperitivo VEGANO
musicale
con concerto.
// durante tutta la giornata sarà disponibile
cibo Vegano //
INDICAZIONI STRADALI:
A PIEDI (consigliato)
lasciarsi alle spalle la stazione dei treni di Bergamo proseguire per Viale Papa Giovanni XXIII , via Vittorio Emanuele, salire a destra per Città Alta. Raggiunta Porta Sant’Agostino oltrepassare il bivio e mantenere la destra. raggiungere la sede dell’università di Sant’Agostino e sulla sinistra si noterà il piazzale della Fara.
IN AUTO
stesso percorso. L’accesso a Città Alta è limitato dagli orari: fino alle 10.00, da 12.00 alle 14.00 e dalle 19.00 in poi.
Alla Fara non c’è parcheggio auto, consigliamo di parcheggiare lungo le mura di Bergamo.
INFO:
Coordinamento No Tav Bergamo
E-mail:
notavbergamo@autistici.org
Web:
per partecipare alle assemblee, per il materiale informativo, per mandarci le tue notizie sul TAV e sulla BreBeMi o altro, SCRIVICI.

 

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