Il capo della Polizia dopo la sentenza Diaz: “Mi rivolgo ai cittadini che hanno subito danni e a chi esige da noi sempre più professionalità ed esperienza”. Il ministro dell’Interno: “Fiducia a chi lavora per la sicurezza del Paese giorno dopo giorno”. L’associazione dei funzionari di Polizia. “Mai più ripetere errori”
OMA – Dopo undici anni, questo è “il momento delle scuse”. Antonio Manganelli, capo della Polizia, commenta così la sentenza di condanna per i fatti accaduti nella scuola Diaz di Genova durante il G8 del 2001. “Scuse dovute”, dice Manganelli. Soprattutto ai cittadini “che hanno subito danni”. E anche a quelli che, avendo fiducia nella Polizia, “l’hanno vista in difficoltà per qualche comportamento errato ed esigono sempre maggiore professionalità ed efficienza”. Le parole del capo della Polizia giungono all’indomani del verdetto della Cassazione che ha confermato le condanne d’Appello per falso nei confronti della catena di comando all’epoca del G8 di Genova, causando come effetto collaterale l’azzeramento degli attuali vertici dell’anticrimine, che dovranno lasciare i loro incarichi ed essere sostituiti.
Il rispetto della magistratura. Manganelli si dice poi “orgoglioso di essere il Capo di donne e uomini che quotidianamente garantiscono la sicurezza e la democrazia di questo Paese”. Un orgoglio che non mette in discussione nè il “rispetto della magistratura”, nè “del principio costituzionale della presunzione d’innocenza dell’imputato, fino a sentenza definitiva”. Per questo, “l’istituzione che ho l’onore di dirigere ha sempre ritenuto fondamentale che venisse salvaguardato a tutti i poliziotti un normale percorso professionale, anche alla luce dei non pochi risultati operativi da loro raggiunti”. E dopo
le scuse, l’impegno: “Assicurare al Paese democrazia, serenità e trasparenza dell’operato delle forze dell’ordine, garantendo il principio del quieto vivere dei cittadini”.
Cancellieri: “Non è una condanna per chi fa il proprio dovere”. A Genova sono stati commessi “gravi errori”. Ee è giusto che “i responsabili paghino”. Così il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri. Che aggiunge:”Il G8 di Genova è una pagina dolorosa per la Polizia e questo mi ferisce”. Ancora: “Ho visto come tutti le immagini di quello che è successo all’interno della Diaz e posso dire che non condivido nulla di quella operazione. Di fronte a errori gravi è giusto che i responsabili subiscano le conseguenze”. Per il ministro però, “questa non può diventare la condanna di tutte quelle migliaia di uomini e donne che ogni giorno, indossando la divisa, fanno il proprio dovere”.
I funzionari di polizia. Dalle sentenze non vanno tratti “nè motivi di soddisfazione nè di amarezza”. Ma insegnamenti a “non ripetere gli errori e la Polizia di Stato lo sta facendo da tempo”. E’ quanto si legge in una nota dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia. “A Genova fu fatale l’adozione di un approccio ispirato alla militarizzazione della città per gestire l’evento, mediante una impostazione rigida, impreparata a governare una situazione complessa e ricca di diversità. Noi come gli organizzatori del Social Forum abbiamo la responsabilità di non aver saputo interpretare i fermenti avvelenati che circolavano nell’evento”. Ancora: “Sono anni che la Polizia non commette più errori collettivi, sono anni che non ha reazioni che travalichino i limiti imposti dalla legge, fino al punto che qualcuno ci rimprovera di essere afflitti dalla ‘sindrome del G8’. Vogliamo essere molto espliciti: non è nella missione della Polizia usare violenza nemmeno in risposta alla violenza”.
(06 luglio 2012)
http://lombardia.indymedia.org/node/46697