Realizzato dall’esercito italiano in collaborazione con la NATO e svolto presso il comando della brigata alpina Taurinense, si è concluso nella seconda metà di aprile il quarto corso per la lotta contro l’impiego di ordigni esplosivi artigianali (I.E.D.) denominato “Attack the network”.
La lotta agli IED, secondo gli esperti NATO della contro-insurrezione, non si limita infatti al contrasto diretto, operato sul campo dagli specialisti del genio con moderne tecnologie, ma deve concentrarsi sull’analisi e l’attacco alla rete costituita dal finanziamento e approvvigionamento dei materiali e dalla successiva costruzione e posizionamento degli ordigni.
Il corso si è avvalso di docenti civili e militari provenienti da organi NATO e dal “centro di eccellenza counter IED” costituito nel 2011 a Roma presso il comando del Genio. Le lezioni si sono articolate sulla base di esperienze tratte da conflitti, tenendo in considerazione il fatto che il contrasto agli IED trascende l’ambito militare e impone un approccio globale, multidisciplinare e di cooperazione fra le diverse organizzazioni.
L’addestramento per il riconoscimento degli ordigni rientra nel quadro del complesso ciclo di attività di approntamento che la brigata Taurinense sta conducendo in vista del prossimo impiego in Afghanistan contro la popolazione insorta.
Strategie di contro-insurrezione: “Attack the network”corso anti-IED dell’esercito italiano.