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Dieci pugnalate alla politica

La politica è l’arte del ricupero. Il modo più efficace per scoraggiare ogni ribellione, ogni desiderio di cambiamento reale, è presentare un uomo di Stato come sovversivo, oppure — meglio ancora — trasformare un sovversivo in un uomo di Stato. Non tutti gli uomini di Stato sono pagati dal governo. Ci sono funzionari che non si trovano in parlamento e nemmeno nelle stanze adiacenti; anzi, frequentano i centri sociali e conoscono discretamente le principali tesi rivoluzionarie. Discettano sulle potenzialità liberatorie della tecnologia, teorizzano di sfere pubbliche non statali e di oltrepassamento del soggetto. La realtà — lo sanno bene — è sempre più complessa di qualsiasi azione. Così, se auspicano una teoria totale è solo per poterla, nella vita quotidiana, dimenticare totalmente. Il potere ha bisogno di loro perché — come loro stessi ci insegnano — quando nessuno lo critica il potere si critica da sé.

 

 

Diario dal braccio ISOL del carcere di Saluzzo

A cura della redazione di Infoaut.org – Pubblichiamo il Diario dal braccio ISOL del carcere di Saluzzo che raccoglie i mesi di detenzione di Giorgio Rossetto, arrestato il 26 gennaio nel contesto dell’inchiesta contro il Movimento Notav. Le lettere dal carcere, il diario della lotta NOISOL, le piccole forme di resistenza e ricomposizione tra le sbarre raccontate attraverso la corrispondenza tra il carcere e l’esterno.

scaricalo qui

https://www.infoaut.org/index.php/blog/approfondimenti/item/download/25

 

es it – Díptico en pdf – A 3 AÑOS DE LA PARTIDA DE NUESTRO AMIGO, HERMANO Y COMPAÑERO MAURICIO MORALES DUARTE

recibimos y publicamos
La muerte de nuestro compañero Mauri la asumimos con muchísimo dolor, pero la entendemos como una probable consecuencia en la guerra contra la sociedad y su opresión, sin verlo en función del martirio ni del heroísmo, sin erigirle como representante de ninguna causa más que la individual, sino visualizando la memoria combativa como la valoración de la acción directa violenta que el compañero utilizó junto a otras y multiformes tácticas de lucha.
Muchos colectivos e individuos reivindican sin problemas a vindicadorxs de antaño y a quienes han sido asesinadxs por la policía a lo largo de la guerra social, pero en el caso del Punky Mauri es distinto, vino la crítica de distintos círculos de la izquierda pseudo radical y de algunos grupos de tendencia libertaria por la constante intención de mantener fresca en la memoria las ideas y sueños de un anarquista de acción contemporáneo. Rechazamos esta falsa dicotomía porque reconocemos el rescate de la memoria combativa como un aporte a la continuidad de la lucha. Por eso sus amigxs y compañerxs intentamos que la vida e ideas del Mauri trasciendan más allá del entorno y de las fronteras, sin santificarlo, sino mostrándolo con sus inquietudes, contradicciones y practicas cotidianas. Es así como hoy desde diversas partes del mundo se reivindica su memoria.

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Al cuor non si comanda. Lettere dal carcere di Tombolino

Dall’introduzione dell’opuscolo:
“Nelle  strade e al di fuori di qualsiasi lager di  stato è fondamentale contrastare l’azione che il potere usa per attuare i suoi codici, le sue restrizioni ed il suo controllo. So che questo è difficile come lo è pensare all’insurrezione che tanto sogniamo… ma il sottrarsi alle difficoltà significa rimanere schiacciati dall’oppressore, quindi che ognuno/a faccia il suo.”

Gli incassi della vendita dell’opuscolo saranno destinati ai compagni ed alle compagne detenute.

Per richiedere l’opuscolo, 3 euro a copia, scrivete a: vittoriomagli(at)virgilio(dot)it 

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Il 7 ottobre 2007 ci ha lasciato a soli 28 anni il nostro compagno, amico, fratello Marco Ferruzzi detto Tombolino.
Ci piace ricordare Marco per la sua infinita passione per la libertà, per il suo odio verso qualsiasi forma di autorità. Nonostante la vita sia stata dura con lui ricorderemo sempre il suo sorriso beffardo e la tenacia con cui ha affrontato ogni avversità. Lo Stato gli ha rubato due anni di vita imprigionandolo in uno dei carceri più brutali d’Italia, anche in questa occasione ha sempre continuato a lottare, nonostante provocazioni e isolamento, con dignità e a testa alta, senza mai rinnegare il suo ideale anarchico.
Marco rimarrà sempre nei nostri cuori e il suo vissuto è una spinta per la realizzazione di un mondo libero da galere e autoritarismi.
I Compagni e le compagne